LA FIGURA PROFESSIONALE DELL'INGEGNERE AMBIENTALE: Esperienze, Evoluzione e Prospettive per il futuro
02.05.2011
L'incontro, svoltosi a Roma mercoledì 27 aprile 2011 presso l'aula del chiostro della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale dell'Università "La Sapienza", ha visto la partecipazione numerosa (punte di oltre 150 presenti in sala con una media di circa 80 spettatori lungo tutto il pomeriggio, conclusosi alle 19.30) e attiva (con numerosi scambi durante il
coffee break e interventi dalla platea durante la tavola rotonda finale) di
Università,
Aziende,
Istituzioni,
laureati e
studenti del corso di laurea in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio. L'evento ha avuto anche una copertura mediatica attraverso la presenza di
ambienteitalia.tv.
Dopo i saluti del Preside della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale,
Prof. Ing. Fabrizio Vestroni, del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale,
Prof. Ing. Gabriele Malavasi, e del Presidente del CdA di Ingegneria Ambientale,
Prof. Ing. Mattia Crespi, in cui sono stati riconosciuti i meriti di AIAT per l'organizzazione dell'evento e per il supporto prestato ai laureati, si è svolto l'interessante intervento del Presidente di AIAT
, Ing. Emanuele Regalini, sul tema dei Green Jobs e sul ruolo chiave che in questi dovrebbe avere l'Ingegnere Ambientale.
Si è entrati così nel vivo della prima sessione in programma, presieduta dal
Prof. Enrico Rolle, con l'intervento del
Prof. Ing. Francesco Napolitano, che ha analizzato il rapporto tra l'Ingegnere Civile e l'Ingegnere Ambientale e l'importanza di quest'ultimo negli interventi di difesa del suolo, dando poi un tributo per i 150 anni dell'Unità d'Italia ad un "ingegnere ambientale"
ante litteram.
Si è passati quindi ad ascoltare il parere dell'
Ing. Fabio Ermolli, in rappresentanza di un'importante istituzione pubblica quale ARPA Lazio, il quale, dopo una descrizione sulle competenza e sull'organizzazione dell'Agenzia, ha fornito un quadro sulla presenza degli Ingegneri Ambientali in essa e su quali qualifiche sono richieste loro.
Già dai primi interventi è emersa, quindi, l'importanza ed il valore aggiunto della nostra figura professionale in molti ambiti precedentemente occupati da altre professionalità. Tale importanza è stata confermata anche nell'intervento del
Prof. Ing. Carlo Cellamare, che ha illustrato in particolare le caratteristiche di mediazione dell'Ingegnere Ambientale.
E' stato quindi il momento di presentare alla platea le attività di AIAT in termini di networking (
Ing. Paolo Boitani), di servizi ai laureati ed agli studenti (
Ing. Alessandro De Carli) e di collegamento con ENEP, la rete dei professionisti europei (
Ing. Mario Grosso).
Prima dell'atteso
coffee break, momento importante di scambio e relazione tra i partecipanti, si è svolta la presentazione del
Prof. Ing. Alessandra Polettini sul ruolo dell'ingegneria sanitaria-ambientale nella nostra formazione professionale e sugli sbocchi professionali che tale formazione consente ai laureati in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio.
La seconda sessione in programma, presieduta dal
Prof. Ing. Massimo Grisolia, si è aperta con i saluti dell'
Ing. Fabrizio Cabas, vice presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, che ha ricordato la sempre maggiore presenza e attività di Ingegneri Ambientali all'interno dell'Ordine professionale.
L'intervento del
Prof. Ing. Massimo Grisolia ha richiamato le peculiarità dell'Ingegnere Ambientale, che lo elevano al rango di ingegnere gestionale o ancor meglio di ingegnere a tutto tondo rispetto ad altre specializzazioni, suscitando un raro stato d'animo di orgoglio e fierezza per la nostra professionalità.
Si è quindi passati alle testimonianze di laureati in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio con ormai diversi anni di esperienze professionali diverse alle spalle. L'
Ing. Luca Sacilotto e l'
Ing. Daniele Lausdei hanno raccontato la loro esperienza in una multinazionale della consulenza ambientale quale Environ. L'
Ing. Laura D'Aprile ha esposto la sua esperienza all'interno di ISPRA, che, in qualità di Responsabile del Settore Siti Contaminati del Servizio Interdipartimentale per le Emergenze Ambientali, l'ha portata ad esperienze internazionali in rappresentanza del nostro paese. L'
Ing. Gianluca Tosatti, tra i primi a laurearsi in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio presso l'Università di Roma "La Sapienza", ha raccontato la sua esperienza di
Corporate Environmental Affairs Manager in una multinazionale quale Bridgestone e le opportunità ed i ruoli all'interno di essa per un Ingegnere Ambientale. Infine, ricco di spunti di riflessione è stato il parere dell'
Ing. Stefano Cicerani, Ingegnere Ambientale libero professionista, che ha dimostrato come le opportunità professionali per gli Ingegneri Ambientali vadano di pari passo con l'evoluzione infrastrutturale ed impiantistica del nostro Paese.
La giornata si è conclusa con alcuni interventi del pubblico che, sebbene inizialmente pervasi da un certo pessimismo, hanno alla fine dimostrato che il messaggio principale trasmesso dall'evento è stato quello di essere fieri ed orgogliosi della nostra professionalità.
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Fonte: Paolo Boitani